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domenica 30 dicembre 2012

The last days of the year 2012

Impossible to remouve from my mind the images, the colours, the lights and the mouvements of the northern lights, aurora borealis, revontulet in the Suomi language. I can't forget the emotions and I'm tryng to paint, to continue to paint, searching the way to do it. Those are my feelings at the very end of this terrible year 2012...
N.B.
Il 21 dicembre il giorno più corto, oggi 30 dicembre la luce è aumentata e il giorno si è allungato di più di un'ora!

sabato 29 dicembre 2012

70 anni


70 appena compiuti... Devo dire che mi manca l'aurora boreale, mi mancano le luci artiche e il vero grande freddo del nostro nord del mondo. Così ho voluto raccontarne una, parlo sempre di aurora boreale, con luci e toni diversi, quasi divertiti, come un personale festeggiamento per questa età raggiunta.

giovedì 6 dicembre 2012

Greenpeace

Anche quest'anno Greenpeace offre a chi vuole contribuire un bellissimo calendario con foto di natura, quella che amiamo e difendiamo contro quelli che la distruggono. Questa di orso kermode (è bianco ma non è un orso polare e vive nelle foreste del British Columbia) è pubblicata nel mese di dicembre. Auguri a tutti e a Greenpeace per il suo impegno costante per salvare il Pianeta. Andate sul sito www.greenpeace.org

mercoledì 5 dicembre 2012

Dipingere la neve che cade


Mi sto dedicamdo da un paio di mesi alla neve, al colore della neve, alla neve che cade. E' una scommessa: un gioco difficile e allo stesso tempo emozionante perchè si tratta di immaginare il movimento, la luce, lo spazio e la forma che i fiocchi di neve costruiscono nella loro caduta a terra. Sono secchi, leggeri, sottili, una trama di bianco che trasmette i colori del bosco in cui cade. E' la prima neve, prima che poi diventi tutto bianco...

lunedì 3 dicembre 2012

Il giorno più corto: kaamos

Sono i giorni più corti dell'anno quelli che iniziano a partire dalla prossima settimana. Ormai le temperature oscilano tra i 10 e i 20 gradi sottozero. dall'alba al tramonto appena 3 ore di tempo per il sole di apparire ai limiti dell'orizzonte. Poi il kaamos, la luce che non è luce, fino al sorgere della luna che filtra in  un cielo nebuloso, opaco, sprofondato nel blu notte.

mercoledì 21 novembre 2012

Dipingere a memoria il fiume Savina

Da quasi due mesi a Roma, accerchiati da un'intollerabile poltiglia di orribili storie, abbiamo come punto di riferimento il nostro nord del mondo lontano. In questi giorni penso spesso al fiume Savina, uno splendore di acque limpide e potabili che, nato in Russia, entra nel parco nazionale di Oulanka, si immette nel fiume omonimo per poi tornare in Russia mischiato alle acque di quest' altro meraviglioso corso d'acqua. Così, dopo le fotografie di Patrizia, ecco due acquerelli eseguiti di getto e a memoria per ricordarmi di quell'ansa del Savina che svolta con forza a sinistra per superare un bastione di falesia rocciosa.

mercoledì 14 novembre 2012

Barbagia d'autunno

Il nucleo storico del bosani romani, in dodici, a raccogliere olive nella splendida campagna di Silattari. Pochi giorni per noi due. Patrizia era alla sua prima raccolta e si è entusiasmata. Poi siamo stati accompagnati a vedere la spettacolare foresta di sa Serra di Orotelli dove abbiamo cercato funghi e assorbito paesaggi strepitosi. Per finire una visita molto sentita alle Cortes Apertas di Ovodda, nella barbagia nuorese. Questo l'acquerello che è venuto fuori di getto a Roma, appena tornato. Sintetizza una immagine in cui cogliere le luci di un autunno estremamente mite...ma anche maestoso, scuro, temporalesco.

giovedì 1 novembre 2012

Un applauso per Federico Gemma!

Ieri a Londra apertura della grande mostra annuale dei migliori wildlife artists europei, alla Mall Galleries. Federico Gemma con questo acquerello di galli forcelli ha vinto il Birdwatch Artist of the Year 2012! Noi lo pubblichiamo nel nostro nord del mondo non solo perchè bellissimo ma anche perchè Federico era con noi in Finlandia, vicino al villaggio di Riekki, ad assistere ai combattimenti dei forcelli dentro a minuscoli capanni di avvistamento. Mentre Patrizia fotografava lui disegnava dal vero uno degli spettacoli più emozionanti a cui si può assistere tra la fine di aprile e i primi di maggio nel cuore della foresta artica. Grazie Fede!

martedì 30 ottobre 2012

Il fiume Kemi, il più lungo della Finlandia

Nasce dalle colline Saari in Lapponia e dopo oltre 500 km sfocia nel golfo di Botnia, a Kemi. Si chiama Kemi, appunto, ed è il fiume più lungo della Finlandia. Qui l'acquerello mostra un tratto veloce del suo corso poco dopo Rovaniemi a poco distanza da casa di Saara, Anti, Siiri e Iiris, i nostri amici che si chiamano Saari di cognome, proprio come le colline da cui nasce il Kemijoki.

lunedì 29 ottobre 2012

Ricordo della mia montagna

Da alcuni giorni dipingo quasi a memoria, mi aiutano le foto d'epoca, scorci e visioni di assieme del massiccio del Sassolungo, quella che da sempre è la mia montagna. Mi torna in mente a ondate il ricordo della fine di agosto del 1960 quando, reduce della scalata del Sassolungo (una via facile e non molto impegnativa ma esaltante per me che non avevo ancora 18 anni), salii con Pierluigi, l'amico genovese del tempo, la forcella tra il Sassolungo e le Cinque Dita per poi scendere nell'alpe di Siusi. Allora non c'erano risalite meccaniche. Il tempo cambiò in modo violento mentre eravamo tranquilli a riposare all'interno del rifugio Demetz. Uscimmo in un turbinio di neve e grandine. La nebbia ci circondava e si camminava male su pochi centimetri di neve bagnata e ghiacciata insieme. Pierluigi cadde, mentre scendevamo verso il Monte Pana, e si slogò la caviglia. Lo aiutai a proseguire tenendolo sottobraccio con l'incoscienza di un giovane alpinista in erba. Raggiungemmo gli amici che ci aspettavano a valle dopo ore di cammino. Avevo la mano destra assiderata dal freddo. Mi furono aperti dei tagli longitudinali per evitare il peggio e per molto tempo persi la sensibilità della mano al caldo e al freddo. Nessun rimpianto però. Il Sassolungo da allora è rimasta la mia montagna anche se non la frequento più da almeno 50 anni. La dipingo però quando mi viene voglia di raccontare a me stesso alcune emozioni forti che solo quelle guglie incredibili delle Dolomiti possono far tornare avanti nel tempo. Sempre uguali. Uno degli ultimi stimoli a ridipingerla è stata la scoperta di un bellissimo lavoro grafico di Claudio Olivotto proprio del Sassolungo.

martedì 23 ottobre 2012

I colori delle grandi aurore boreali


Sono giorni che provo e mi intestardisco: le aurore boreali, che abbiamo visto appena un mese fa e che sono ancora nei nostri occhi, devono pur venir fuori e rimanere sulla carta. Erano grandi aurore, colorate come mai, vistose, eclatanti, ballerine, scomponibili, bellissime. Ricordarle mi serve per provare cosa mai potrebbe succedere mischiando acqua e colore, sovrapponendo velature, lasciando solo una quinta di lago e di alberi per collocarle nello spazio e nel tempo. Non so che altro dire se non che ho comunque bisogno di sperare di dipingerle.

sabato 20 ottobre 2012

Omaggio alle nostre amate alci (2)

Dipingerle è difficile, vederle a volte meno. Un animale imprevedibile da noi molto amato e oggetto di caccia a partire dalla fine di settembre. Una caccia che, in tutta la Finlandia, è un fatto sociale aggregante come nessun altro. A noi dispiace molto perchè le alci vengono nel nostro terreno dietro casa dove leccano il sale che disponiamo su un palo a quasi due meri di altezza...

giovedì 11 ottobre 2012

Interpretazione di aurore boreali al Pallastunturi


La quinta di abeti rossi artici chiude l'orizzonte. E' una notte indimenticabile sulle pendici del Pallastunturi, uno dei più bei parchi nazionali della Lapponia finlandese. Un luogo a noi molto caro dove si può sciare in primavera di collina in collina e dove, con un po' di fortuna, si può assistere alla danza delle code delle volpi, le aurore boreali interpretate in questi due acquerelli, in cui mischio emozione, sogno e un pizzico di realtà.

sabato 6 ottobre 2012

Interpretazione di aurore boreali sul lago Inari

Ci sono volute settimane per metabolizzare quanto visto sul lago Inari. Oggi, a Roma, ho provato a ricostruire mentalmente le emozioni vissute. E' difficile capire se devi lasciar andare il pennello o la mente... e far rivivere le aurore boreali quasi per incanto, da sole, senza doverci pensare più di tanto.

Gita in Norvegia: Alta e la Finnmarksvidda









Tornati a Roma, riguardando le foto di Patrizia, ci siamo accorti di non aver raccontato nulla del nostro consueto viaggio in Norvegia. Eravamo stati talmente presi dalle aurore boreali viste in partenza e in arrivo che avevano lasciato da parte un racconto sull'estremo nord della Finnmark norvegese. Abbiamo percorso gli altopiani sterminati dove le renne mangiano immerse nelle acque dei laghi. E siamo arrivati a Hammerfest, la città più a nord del mondo: 600 kilometri oltre il circolo polare artico. E poi, scendendo, abbiamo raggiunto Alta per vedere le incisioni rupestri appena fuori una città stravolta dalla presenza delle compagnie petrolifere. Il museo che introduce  questo luogo preistorico è posizionato in alto sul golfo, poi si percorrono camminamenti sopraelevati in legno e si entra nella vita quotidiana degli abitanti che frequentavano la zona tra 10 mila e 2500 anni fa. Le incisioni visibili sono migliaia, la maggior parte evidenziate con un colore rosso vivo che, in quei giorni autunnali, si univa bene alle foglie delle piante alte di Epilobium e di quelle basse di Arctostaphylos alpina. Sulla riva del mare milioni di ciottoli: tra questi sicuramente gli utensili usati dai nostri antenati per incidere renne, alci, orsi, barche, recinti, uomini e pesci. E migliaia di incisioni sono ancora sotto uno strato di licheni e muschi che tappezzano le grandi rocce granitiche, levigate dall'ultima glaciazione.

giovedì 4 ottobre 2012

Si aspetta la prima neve a Riisitunturi

Ultimo giorno: si sale a Riisitutnturi per vedere ancora lo spettacolo di questo luogo incantato. Aria di neve come cantava Sergio Endrigo. E nebbia che copre le colline più alte. Il sottobosco è rosato, ruggine, violaceo. Noi ce lo ricordiamo con la galaverna a tonnellate alla fine di febbraio, con lo splendore delle luci di agosto. Si torna a Roma... e ci pesa lasciare il nostro nord del mondo dopo due mesi volati, come sempre, in un batter d'ali.

Le bacche dei sorbi sono mature

L'acquerello fa il paio con la foto di Patrizia qui sotto. Le cesene vanno e vengono dalle bacche mature dei sorbi. Hanno campo libero perchè i beccofrusoni sono ancora timidi, cantano i loro trilli sulla cima degli abeti e poi scendono velocemente a banchettare. Ma è un attimo. Per loro è ancora presto: aspettano le prime gelate e i primi fiocchi che tardano a venire.

sabato 29 settembre 2012

Si apre la caccia all'alce

29 settembre, piove e fa +4. La caccia all'alce é aperta da questa mattina all'alba. Per noi é un giorno triste anche se tutta la Finlandia é coinvolta felicemente in questo rito socializzante. Amiamo questo cervide imponente, sgraziato, misterioso ma anche scriteriato per quel suo attraversare di colpo le strade e causare incidenti mortali. Un omaggio all'alce allora: senza di lui la foresta artica é deserta. Per rallegrarci invece pensiamo all'arrivo in giardino di tordele e affini, in attesa che entrino in scena i superbi beccofrusoni a banchettare con i sorbi maturi. Siamo alla vigilia della nostra partenza. il 2 ottobre lasciamo la casa rossa dei due cieli per rivederla immersa nella neve di febbraio.

martedì 25 settembre 2012

Tornati al Savinajoki

Siamo tornati a vedere il Savina, il fiume che ci ha affascinato di piú in questi due mesi nel nostro nord del mondo. Due mesi che scadono martedí prossimo, quando torneremo a Roma. Il fiume é potente, limpido, perfetto per la vita di grandi trote, di temoli e lucci. Ed é appena un affluente dell'Oulanka. Per arrivarci bisogna camminare lungo un sentiero famoso, il karhunkierros (il sentiero dell'orso), scendere una scalinata di legno per poi finalmente avvicinarsi al fiume. Ci siamo tornati con le betulle dorate e un mare di ammanite muscarie che spuntavano dovunque. Al ritorno l'ermellino ci ha regalato uno show di un paio di minuti che sono sembrati un'eternitá.